sabato 14 gennaio 2012

Saldi....parliamone....

Ho sempre pensato che il concetto del mettere le cose in saldo fosse molto semplice: un negozio ha una valanga di roba a collo alto, maglioni di lana o di flanella, pantaloni di velluto a coste, insomma un bel po' di roba che difficilmente posso spacciare per copricostume visto che stiamo per lasciarci i mesi freddi alle spalle (o così si spera). Per non buttare via tutta sta roba e per non riempirmi i magazzini di vestiti che chissadio se andranno ancora di moda il prossimo anno, metto tutto in saldo e prego che la gente si porti via quanto più possibile, cercando al contempo di guadagnarci pure qualcosina. 
Bene. O non ho capito io, o non hanno capito i venditori. 
Non voglio generalizzare. In alcuni store (come sono internescional) lasciano tutto com'è, stampano un po' di fogli con la conversione dei prezzi, da prezzo pieno a scontato, e così messaggio è chiaro: "Tutto quello che vedete è in saldo, sul cartellino c'è scritto taglia e prezzo, quanto viene con lo sconto c'è scritto sul cartello. Ora fatevi un giro per il negozio e non rompeteci le palle". Semplice, ma efficace. E sono tutti contenti.
In altri negozi invece tutt'altra storia. Entri il giorno prima e vedi abitini, maglioncini, canottierine il tutto impeccabilmente piegato e disposto elegantemente che anche i più orridi jeans senape pitonati sembrano dirti "comprami ti farò felice". Vabbè, pensi, torno domani che sarà tutto scontato. Ingenuo! Nottetempo le commesse hanno arraffato tutto ciò che era esposto e lo hanno spiegazzato, centrifugato, calpestato e lanciato in appositi cestoni che tirano fuori per l'occasione. Il mattino dopo è tutto cambiato. Pensi di aver sbagliato negozio. Questo non può essere quello di ieri, questo è un mercatino dell'usato.... e pure usato male! E' più attraente il mio cesto della biancheria sporca. Poi noti un espositore curatissimo, sembra quasi il negozio di prima, ti avvicini speranzoso e poi vedi dietro ad una pila ordinata di magliette, un piccolo cartellino: New Collection. Ah, ecco.
Peggio ancora sono quei negozi che fanno sparire la merce. Sono passata davanti ad un noto negozio di camicie (è giusto con la i?), spesso, per diversi giorni consecutivi, anche poco prima dell'inizio dei saldi e c'era sempre questa bella camicia viola con fiocco sul colletto. 69 euri, anche poco, potevo comprarla subito. Sarebbe stato meglio, visto che si è volatilizzata il giorno dei saldi. Non ce n'era più traccia da nessuna parte. Sparita. Ma dico io, mettetela in esposizione comunque e poi casomai dite che quella non è in saldo. E' che poi bisogna giustificare perchè un capo della collezione autunno-inverno non è scontanto mentre tutto il resto sì. Che poi la spiegazione , secondo me , sarebbe: "La roba figa la lasciamo a prezzo pieno, quella che invece fa cagare la diamo via"


3 commenti:

  1. Penso tu abbia reso bene l'idea del concetto "saldi". Secondo me, comunque, ci piazzano anche i fondi di magazzino di 10 anni fa!

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    1. Ahhh sicuro! Vanno avanti a tirar fuori la roba vecchia finchè non la vendono!!!

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  2. beh, non so se sei passata ultimamente in un noto negozio di corso italia - attaccato ad un altrettanto noto negozio di scarpe, ma in saldo c'è la roba estiva dell'anno scorso: ho trovato un paio di cosette che mi sono comprata io a giugno!

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